Trail dei Senatori

33,25 km – 1500 m D+
Misurazione ufficiale del percorso avvenuta sabato, 20 novembre 2021.

Democratic Trails – Trail dei Senatori – Trailaghi 2022 – VERRA’ TRACCIATO IN ROSSO!

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Animazione 3d trace GPS del Trail dei Senatori

Descrizione del percorso

Partenza da Piazza Ombre, Chiaverano, alle ore 08.30 di domenica 10 aprile 2022. La prima parte del percorso segue fedelmente il tracciato del Purple Trail edizione 2021. Quindi si lascia l’area di partenza/arrivo, a sinistra, su Corso Zuffo e si procede per qualche centinaio di metri su Via Andrate, in lieve salita.  Al secondo semaforo, lasciare la strada principale e girare a sinistra in Via Vittorio Veneto. Dopo un breve tratto pianeggiante, imboccare l’erta salita in cemento.

Proseguire sempre su strada ampia, superando casali Bose e casali Ravera. Appena superato un tratto in asfalto fresco, all’altezza di un grande muro in pietre (non infilatevi negli orti e frutteti privati!), svoltare a sinistra per procedere in piano, per una cinquantina di metri. Inoltrarsi sul sentiero che riprende a salire e, al bivio successivo di fronte ad un altro muro in pietra, tenere la destra, per arrivare alla chiesetta degli Alpini (chiesa di San Grato) senza mai mettere piede su asfalto. Oltrepassata quest’ultima, attraversare la SP211 puntando in diagonale, a sinistra, verso un tratto sterrato. Immettersi nello sterrato e proseguire sul sentiero marcato dai bollini ROSSI e GIALLI. Si raggiunge un breve tratto in asfalto, che scende all’Agriturismo “Il Borgo”, una volta raggiunto il quale, sempre proseguendo in discesa, si passa appena a monte dei Casali Richeda, per il largo sentiero.

Procedere per facile mezzacosta, prevalentemente in salita, fino a giungere all’Acquedotto di Bienca, lasciandolo a valle e poi a sinistra. Porre attenzione al tubo di cemento che delimita il breve tratto di discesa alquanto sconnessa, quindi svoltare a destra e proseguire per facile strada in cemento verso i Casali Zuin. Scendere ancora su tratto ripido asfaltato e, all’altezza di una casa rosa, svoltare a destra, per immettersi nella “Variante di Valico“, che congiunge i Casali Zuin con il sentiero dell’Ivrea-Mombarone. Al bivio mantenere la direzione dritta, in leggera salita, lungo il sentiero dell’Ivrea-Mombarone, fino ad un tratto dove inizia una lieve discesa. Procedere sulla strada principale, ignorando il cartello dell’Ivrea-Mombarone. Continuando su tratti in discesa, e poi attraversando un tratto boscoso in piano, si giunge ad una specie di sella, dove incomincia la picchiata ripida che porta a Pra ‘d San Peru.

Arrivati a Pra d’San Peru, ignorare la strada principale e andare dritto per dritto, tenendo un grande albero alla propria sinistra ed imboccando il sentiero più stretto di questo importante incrocio.  Dopo pochi metri innestarsi, svoltando a destra, sul Sentiero Panorama che, con un anello di un paio di chilometri, con alcuni tratti panoramici su Biò, porta al dosso della SP 74, appena a monte del campo sportivo di Bienca. Attraversare la strada e risalire sul sentiero, che, dopo un passaggio tra due muretti stretti, con svolta a destra, si immette sul sentiero per “La Campagnetta“. Aggirare il B&B tenendolo sulla sinistra e proseguire in leggera discesa verso la SP 74, senza immettersi sopra, ma proseguendo proprio a fianco dell’asfalto. Dopo pochi metri si trova un palo segnavia che obbliga a risalire un tratto ripido, dopo una svolta a sinistra. Una volta giunti ad un sentiero a mezzacosta, tenere la destra in lieve discesa e, dopo un paio di saliscendi, si trova il bivio per la “Cresta Nord del Montesino“, la prima novità del Trail dei Senatori rispetto al Purple Trail dello scorso anno.

Al bivio per iniziare la salita per la “Cresta Nord del Montesino”

Per passaggi obbligati si sale per 60 metri circa di dislivello, via via procedendo su pendenze sempre più elevate, fino a raggiungere un traliccio elettrico di Terna (bianco). Arrivati alla sommità della spalla nord del Montesino, immettersi sul percorso classico, ma in direzione della cima del Montesino (a destra, quindi, in salita). Si percorrerà quindi l’unico sentiero che passa in costa da nord verso sud il Montesino, fino a raggiungere, dopo qualche tornante il “Colle Sud“. Al “Colle Sud” inizia il secondo tratto nuovo del trail per un’erta discesa che abbiamo risistemato di recente. Si scende fino a raggiungere il “Traverso della Panchina“, svoltando a destra, contromano rispetto al vecchio senso di marca delle passate gare di Trailaghi, andando in direzione della SP 74. Una volta trovato l’ampio sterrato che la “5 Laghi” percorre in salita, svoltare a sinistra in discesa, fino a raggiungere sentiero stretto che taglia fuori due tornanti. All’altezza del secondo tornante, sulla destra, parte il bellissimo Sentiero Grigio, dei Sentieri dei Cinghiali, “single track” che corre parallelo alla SP74, su ottimo fondo terroso, fino all’attraversamento di una zona umida, dove è stata sistemata una passarella di legno per facilitare il transito.

La caratteristica passerella di legno per agevolare l’attraversamento di una zona umida.

Proseguire fino a quando non si giunge ad un tratto asfaltato (Cascina Vuanela), che si segue per pochissimi metri in salita. Al segnavia del “Cinghiale Porpora” (sentiero “Malsapel – Biò Rosello), svoltare a sinistra e proseguire per bel mezzacosta con punti panoramici sopra Biò e Borgofranco. I manutentori dei “Sentieri dei Cinghiali” hanno fatto un egregio lavoro, attrezzando tutta una serie di percorsi fruibili per chi corre, chi va in MTB (soprattutto il percorso verde) e per chi vuole passeggiare in una zona diversa dalle solite dei laghi morenici.

Proseguendo sempre seguendo il segnavia “Cinghiali Porpora”, poco oltre aver superato una sorta di sommità brulla (bivio per la Cima del Rosello) ed una volta trovato il segnavia per il sentiero verde (attualmente senza nome cfr sito sentierideicinghiali.it) seguirlo ininterrottamente ignorando ogni altra deviazione. Inizierà un fantastico single trail che è un vero e proprio gomitolo di lana dipanato da un gatto, fatto di curve, tornanti, anse, salti per MTB, saliscendi, traversi a mezzacosta, ponticelli, piccoli stagni, creste di colline, radure. Un tratto ricchissimo e velocissimo, molto bello da correre.

Al Sentiero Blu, tenere la sinistra

Il gran toboga verde si interrompe una volta incontrato il segnavia con il sentiero blu (“Deviazione per il Lago Nero”). Proseguire al segnavia, svoltando a sinistra. Incomincia un traverso in un tratto di bosco abbastanza fitto e scuro. Arrivando nelle vicinanze di uno stagno, seguire il sentiero tenendo sempre lo specchio d’acqua alla propria destra. Il sentiero blu si allontanerà di pochi metri dallo stagno, percorrendo un ponticello. Immediatamente dopo, nascosto dietro ad un gruppo di piante, si trova un segnavia BLU/ROSSO, visibile solo una volta aggirata la pianta. Proseguire seguendo la direzione sinistra del cartello (in attesa di delucidazioni se di qui in avanti il sentiero è da considerarsi ROSSO oppure BLU … ma tant’è, avanzare sempre tenendo lo stagno alla propria destra), e continuare su evidente sentiero trovando nuovamente lo stagno vicino alla propria destra. Stagno che è invaso dalla vegetazione (sembra, in realtà un canale, in questo tratto di percorso). Proseguire lungo l’unico sentiero, a volte nascosto dal fogliame affiancato in questo tratto da caratteristici massi erratici, e che, dopo una breve discesa attraversa una evidente radura erbosa (tratto molto popolato da cinghiali, prestare attenzione): tenere la direzione principale piegando leggermente a destra, ignorando le altre tracce (vecchie bandelle bianco-rosse visibili: non seguirle!). Appena passato un caratteristico arco di tronchi piegati, il sentiero prende decisamente a scendere, fiancheggiando la roggia che poi si immetterà nel Lago Nero, all’altezza della “Casa del Pescatore”. Stessa sorte per il nostro sentiero fin qui seguito: arriverà alla panchina proprio di fronte alla recinzione della “Casa del Pescatore”, immettendosi nel bel sentiero che percorre il periplo del Lago Nero. Proseguire verso destra, sui vecchi percorsi di Trailaghi.

L’arrivo alla panchina immediatamente a ridosso della cinta della Casa del Pescatore, al Lago Nero

Ora che siamo finalmente arrivati sulle sponde ovest del Lago Nero, proseguire in direzione di Biò/Borgofranco su largo tratturo. Arrivati al bivio che, fino all’anno scorso percorrevamo a sinistra completando il periplo del Lago Nero, proseguire dritti per il valloncello ed iniziare la discesa su pista sterrata/cementata che scende al Maresco di Borgofranco e Montalto. Terminata la discesa e giunti sulla “strada dei Rumanin“, svoltare a sinistra, in direzione di Montalto. Proseguire esattamente per 500 metri, in piano per ampio sterrato, che potrebbe essere ben infangato in qualche tratto. Poco prima di giungere all’innesto della Via Francigena, bisognerà svoltare a sinistra sul Sentiero Giallo (“Cascina Leona”). La svolta adesso è poco visibile perchè il segnavia giallo non compare frontalmente lungo il senso di marcia. Individuato il bivio, procedere dapprima in lieve salita.

Siamo alla terza grande novità del “Trail dei Senatori – 2022”, la salita per Cascina Leona, un autentico villaggio fantasma fatto di villaggio di case completamente diroccate che hanno ancora in piedi i muri perimetrali. Imboccato il sentiero giallo, dapprima si sale con pendenze contenute. Giunti ad uno scalino irregolare (carcassa d’auto arrugginita visibile a sinistra), le pendenze incominciano ad aumentare. Il sentiero, recentemente ripulito dal team de “I Sentieri dei Cinghiali” (gran lavoro di sbancamento rovi e piante cadute), percorre tratti a fianco di splendidi ed imponenti muri a secco, che disegnano anche un paio di tornanti, per poi infilarsi in una specie di binario tra muri sempre più alti. Appena dopo un piccolo colle, il sentiero finalmente spiana e lascia vedere l’inquietante villaggio fantasma di Cascina Leona. In questo tratto davvero caratteristico il sentiero passa fiancheggiato da mura imponenti, su entrambi i lati. Poco oltre Cascina Leona, dove attualmente ci sono un paio di alberi abbattuti, proseguire fino all’ultimo rudere (si trova un albero caduto appoggiato ad esso), e, nelle vicinanze dello stesso, tenere la sinistra (un paio di “cinghiali gialli” e di bollini rossi) su sentiero poco leggibile, ma alquanto logico nella sua percorrenza. Ignorare un bivio che porta ad una discesa e proseguire per una cinquantina di metri, a mezzacosta, e, finalmente in buona discesa, si ritorna sul sentiero del Periplo del Lago Nero. Tenere la destra e procedere per il classico percorso di Trailaghi (o Purple Trail 2021).

Da qui in avanti il percorso sarà lo stesso del Purple Trail 2021. Quindi, aggirato il Lago Nero ed imboccata la salita che porta al bivio per la Costa del Maggio, tenere la destra su pendenze importanti. Giunti sulla Costa del Maggio proseguire fino al bivio per il Roc Tupin. Svoltare a destra, con facile arrampicata assistita da corda fissa salire il Roc Tupin (punto panoramico sul Lago Nero e Mombarone) ed oltrepassare il passaggio obbligato. Aggirato il Roc Tupin si ritorna sul sentiero della Costa del Maggio, arrivando con saliscendi alla radura che offre la splendida vista sul Castello di Montalto.

Procedere dunque in discesa sulla sinistra e, dopo un paio di curve, al primo segnavia, imboccare il sentiero più stretto verso il Castello di Montalto. Il sentiero prende quindi a scendere, dapprima sempre su tratto stretto e poco agevole, per poi sfociare in un largo sterrato, che, in breve, si immette sulla Via delle Vigne, a Montalto Dora. Tenere la destra, superare l’area attrezzata degli Alpini (acqua a disposizione). Pochi metri oltre l’area attrezzata abbandonare il ciottolato principale e proseguire in lieve discesa a sinistra, lungo una strada tra le vigne. Alla fine della strada immettersi nello stretto, sul sentiero tra due muretti, in discesa (ignorare le altre due deviazioni che portano a proprietà private!) per arrivare nei pressi della diga del Lago Pistono. Giunti al fondo della discesa, riprendere immediatamente a salire, aggirando il manufatto in cemento e tenendolo sulla propria destra. Si ritorna sull’asfalto di Regione Montaragna che si segue fino a poco prima di giungere alla chiesa di Santa Croce (acqua, l’ultima pubblica fino al traguardo!). Appena dopo un’area pic-nic con panchine, scendere a sinistra per raggiungere la spiaggetta del Lago Pistono, per passaggi obbligati.

Uscendo dalla spiaggia del Lago Pistono, deviare sulla destra e risalire sull’Anello della Bacciana, sbucando proprio di fianco ad un cancello. Proseguire per la strada principale, ignorando ogni bivio, fino a quando non si raggiunge il percorso dell’Ivrea Mombarone, dopo un chilometro circa. Alla grande palina segnavia, svoltare a sinistra, sull’Ivrea Mombarone. Giunti alla cappellina votiva di Santa Rosalba, proseguire in discesa, sulla sinistra. Si continua a scendere fino al bivio per la Palestra di Roccia: nuova impennata del sentiero, fino a raggiungere un tratto di saliscendi (ignorare ogni deviazione secondaria) per giungere alla Palestra di roccia, oltrepassata la quale, al primo segnavia, svoltare a destra su bel sentiero panoramico con vista Lago Pistono e Castello di Montalto Dora. Ben presto si giunge a “La Monella”. Scendere fino alla strada asfaltata, del ponte Vauda, sullo stagno a monte del Lago Pistono e tenere la sinistra. Procedere su asfalto fino ad uno “stop”. Svoltare a destra ed attraversare tutta Regione Fiandella su strada asfaltata. Arrivati al bivio per il Lago Nero, tenere la destra (cioè nella realtà è un “andare dritto”), nuovamente su sterrato, in direzione di Cascina Putto.

In corrispondenza di Cascina Putto, la strada su bel ciottolato riprende a salire. Arrivare alla palina segnavia del bivio per il Montesino, tenere la sinistra abbandonando il tratturo principale. Il sentiero qui diventa man mano sempre più ripido avvicinandosi al “Colle Sud“, che precedentemente abbiamo incontrato scendendo dalla sommità del Montesino. Si percorre quindi il tratto di costa per salire alla vetta del Montesino in senso opposto rispetto all’andata, ad eccezione della breve deviazione sul punto panoramico, unica breve differenza rispetto al passaggio fatto in discesa precedentemente. Superata la sommità procedere in discesa per passaggi obbligati: troverete un tratto facilitato da una corda fissa di fianco ad un roccione, spesso molto scivoloso. Proseguire lungo l’unico sentiero per tratti ripidi e sconnessi, alternando piccoli piani ad altri tratti in buona discesa. Il sentiero termina immettendosi, con svolta a destra, sul tratto “Campagnetta-Ponte della Gaietta”. In breve si giunge al Ponte della Gaietta, il quadrivio dove passano tutte le gare di corsa eporediesi.

Dal Ponte della Gaietta, proseguire dritti, ignoranto tutti gli altri sentieri principali, iniziando così la salita al Margut, la collina dalle tre sommità distinte. Giunti all’ultima, si troverà un’area commemorativa con ampio sguardo panoramico sui laghi morenici. Proseguire in discesa a destra: prestare attenzione perchè questo tratto di sentiero è davvero molto brutto per la presenza di radici e pietre libere. Continuare a scendere lungo terreno brullo e seguire i bollini giallo e rossi presenti, gli ometti e prestando attenzione ai bastoni che abbiamo messo per delimitare il sentiero: questo è un tratto dove è facile perderlo! Procedendo senza errori, dopo un tratto di discesa tecnica, si giunge allo Stagno della Pujetta, che si aggira tenendolo alla propria destra, immettendosi in seguito sul percorso storico della “Curnis”, a sinistra, in salita. Superato un roccione il sentiero prosegue in piano: prestare attenzione alla palina segnavia che indica la svolta a destra per il Monte della Balarina (o Pietra Spaccata), alla base del quale occorre girare a sinistra per trovare la via per salirci in vetta. Attraversare il tratto caratteristico fino a trovare una corda fissa che agevola l’uscita dal Monte della Balarina.

Inizia ora un tratto un po’ brullo, con begli scorci panoramici sul Lago Sirio e Monte dell’Albagna. Ben presto, però la discesa diventa tecnica e, a parte una breve tregua in piano, continua a scendere in maniera sostenuta su terreno irregolare fino a giungere al piano della Torbiera di Chiaverano. Giunti al piano, tenere la sinistra e proseguire per sentiero spesso fangoso, fino a raggiungere il Sentiero Scalup.

Svoltare a sinistra e riprendere a salire il Sentiero Scalup, fino ad immettersi sull’ “Anello di Montresco”, con svolta a destra. Proseguire fino al segnavia n. 47 – Regione Campidonio, che si trova pochi metri prima di Cascina Montresco, e tenere la sinistra. Inizia un tratto nuovamente nel bosco che confluisce su un sentiero agevole ma ripido, in discesa, al termine del quale occorre svoltare a sinistra per riprendere a salire. Dopo un altro traverso nel bosco, il sentiero quindi scende sull’ “Anello di Montresco” dal versante opposto di quest’ultimo. Tenere la sinistra e, dopo pochi metri svoltare a destra, nuovamente sul percorso dell’Ivrea-Mombarone, in direzione del Maresco di Bienca. Superato un ponticello di legno, tenere la sinistra ed aggirare il tratto del Maresco di Bienca a monte dello stesso, su sterrato devastato dai cinghiali, fino a raggiungere la frazione Tomalino. Giunti sull’asfalto proseguire tra le case, a sinistra, fino a raggiungere un grande segnavia: svoltare a sinistra in salita. Dopo pochi metri, altro segnavia, che invita ad andare a destra in direzione del Campo Sportivo, dove si arriva passando a fianco di terrazzamenti adibiti a frutteti e poi transitando su bosco ed incolto, fino ad un brevissimo tratto in discesa molto insidioso, a pochi metri dall’attraversamento della SP 74.

Attraversata la SP 74 il percorso si innesta nel tratto dell’Anello del Sentiero Panorama non percorso all’andata. Su ampio sterrato in salita blanda, arrivare nuovamente a Pra d’San Peru, per ricorrere a ritroso il percorso già effettuato all’andata (al ritorno svoltare a destra al segnavia: non andare dritti pena il ritrovarsi sul Paratore!). Il percorso non cambia se non nell’ultimo tratto, in uscita da Casali Bose, a Chiaverano, quando manca approssimativamente un chilometro all’arrivo. Si svolta a destra al termine di un tratto ciottolato ripido, e, una volta scorto un cancelletto metallico normalmente aperto, puntare ad esso. Proseguire oltre il cancelletto (richiuderlo se lo trovate chiuso!), fino a giungere ad un secondo cancello in legno (richiudere anche questo nel caso lo troviate chiuso!). Dopo una brevissima risalita, tenere la sinistra su pista più larga ed in leggera discesa verso il paese. Ancora un centinaio di metri e vedrete apparire Piazza Ombre, la zona della partenza/arrivo, sulla sinistra, che si raggiunge scendendo un prato dove trovate un pilone della luce esattamente in centro ad esso. Siete così all’arrivo.